Non si può mai remare due volte nello stesso fiume, per parafrasare l’idea del Panta rei. È un modo per dire quanta acqua è scorsa, dall’Ottocento a oggi, sulle rive degli storici circoli di canottaggio a Torino.
Nel caso del Circolo Eridano, la storia prevede la nascita ai piedi del Castello del Valentino, in un’originale pagoda ottagonale, e una tradizione di grandi feste e rapporti con gli artisti.
La sede originale viene abbattuta nel 1911, in occasione dell’Esposizione universale in città, e l’Eridano cambia sponda. La nuova struttura deve unire spazi per la socialità e attività sportiva — entrambe dimensioni che continuano oggi.
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